{"id":432,"date":"2021-06-10T12:21:40","date_gmt":"2021-06-10T10:21:40","guid":{"rendered":"https:\/\/compliance.toscana.it\/wordpress\/?post_type=scenario&p=432"},"modified":"2022-05-04T11:22:04","modified_gmt":"2022-05-04T09:22:04","slug":"sst-sistema-sanitario-toscana","status":"publish","type":"scenario","link":"https:\/\/compliance.toscana.it\/wordpress\/it\/scenari\/sst-sistema-sanitario-toscana\/","title":{"rendered":"SST – Sistema Sanitario Toscana"},"content":{"rendered":"\n
Il presente scenario raccoglie le interazioni destinate ad alimentare i sistemi centrali di regione Toscana per il monitoraggio dei servizi erogati dal SST in regime di convenzione.<\/p>\n\n\n\n
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Attori : Aziende Sanitarie e ESTAV <\/strong> <\/p>\n\n\n\n Nell’ambito del Sistema Informativo Sanitario la gestione dei ricettari riveste un ruolo basilare per una corretto monitoraggio dell’attivit\u00e0 dei medici iscritti al SSN in relazione alle prescrizioni, prestazioni e farmaceutica, effettuate dai medici stessi.<\/p>\n\n\n\n Sia a livello regionale che a livello nazionale, vedi articolo 50, la corretta gestione dei ricettari e della loro assegnazioni \u00e8 elemento cardine per il monitoraggio della spesa sanitaria. Si ha infatti un controllo stringente fra la prescrizione e l’impegnativa rappresentata dalla ricetta.<\/p>\n\n\n\n Il riferimento normativo Regionale relativo al flusso RIC \u00e8 rappresentato dalla delibera Regionale sui Flussi D.O.C.<\/p>\n\n\n\n Il presente scenario definisce le modalit\u00e0 di scambio delle informazioni relative ai ricettari fra le ASL e Regione Toscana.<\/p>\n\n\n\n La ricetta rappresenta lo strumento attraverso il quale il medico esegue le prescrizioni, farmaceutiche e specialistiche, a favore del proprio assistito. Da un punto di vista organizzativo la gestione dei ricettari nasce con l’invio di quest’ultimi alle Aziende Sanitarie, spedizione effettuata dal Poligrafico, e la presa in carico degli stessi da parte delle ASL. I ricettari vengono quindi immagazzinati da parte delle aziende e consegnati ai medici aventi diritto.<\/p>\n\n\n\n Il ricettario consegnato viene quindi scaricato dal magazzino Aziendale ma rimane sempre di competenza dell’Azienda stessa. In alcuni casi \u00e8 infatti prevista la possibilit\u00e0, per il medico, di riconsegnare il ricettario all’Azienda, riconsegna che pu\u00f2 essere sia parziale che totale. Questa casistica si ha nel caso in cui, ad esempio:<\/p>\n\n\n\n Un’ultima casistica relativa alla gestione dei ricettari \u00e8 rappresentata dall’annullamento. Questo scenario si verifica quando, ad esempio, il ricettario viene smarrito o rubato o si deteriora. In questi casi \u00e8 previsto l’annullamento dell’assegnazione al medico ed il conseguente scarico da parte dell’Azienda.<\/p>\n\n\n\n <\/p>\n\n\n\n Attori : Aziende Sanitarie e ESTAV<\/strong><\/p>\n\n\n\n Obiettivo del presente scenario e’ quello di definire:<\/p>\n\n\n\n Tutti i cittadini, non solo i bambini ma anche gli adolescenti e gli adulti-anziani, sono al centro della strategia di prevenzione delle malattie attraverso la vaccinazione, messa a punto dalla Regione Toscana e tradotta nel Piano regionale vaccini. Da molti anni la Regione Toscana dispone di un Calendario Regionale delle Vaccinazioni ufficialmente approvato con deliberazione della Giunta regionale.<\/p>\n\n\n\n Si vedano a tal riguardo DGR 1020\/2007<\/strong> \u201cAggiornamento direttive regionali in materia di vaccinazioni. Revoca delibere n. 1249 del 24\/11\/2003, n.379 del 7\/3\/2005 e n.1060 del 10\/10\/2000. Modifica delibera n. 1386 del 17\/12\/2001.\u201d e DGR 448\/2010<\/strong> \u201cCalendario vaccinale della Regione Toscana. Aggiornamento al 2010.\u201d.<\/p>\n\n\n\n Il Calendario vaccinale, periodicamente aggiornato, ha permesso di raggiungere notevoli risultati in questo ambito, con coperture soddisfacenti e sostanzialmente omogenee su tutto il territorio che, a loro volta, hanno determinato la riduzione drastica delle malattie prevenute dalle vaccinazioni. I principi ai quali il calendario si ispira sono i seguenti.<\/p>\n\n\n\n \u00b7 Allargamento delle et\u00e0 previste nel calendario: dalla nascita alla fanciullezza, all\u2019adolescenza, all\u2019adulto, fino all\u2019anziano. La cultura vaccinologica, di cui il calendario \u00e8 l\u2019espressione diretta, non permette pi\u00f9 di considerare la vaccinazione come unico appannaggio dell\u2019et\u00e0 evolutiva. Il calendario regionale deve pertanto comprendere tutte le et\u00e0, anche quelle fino a oggi inspiegabilmente trascurate.<\/p>\n\n\n\n Inserimento di tutte le vaccinazioni raccomandate che, per i nuovi nati, erano gi\u00e0 presenti nel calendario nazionale (Piano Nazionale Vaccini 2005-2007). Viene<\/p>\n\n\n\n inoltre eliminata definitivamente la vecchia suddivisione delle vaccinazioni in<\/p>\n\n\n\n obbligatorie e raccomandate, priva oggi di ogni significato, sia teorico che pratico.<\/p>\n\n\n\n Cadenza degli appuntamenti per l\u2019offerta dei vaccini combinati e per le cosomministrazioni.<\/p>\n\n\n\n Nello stabilire i tempi e i ritmi delle diverse vaccinazioni si \u00e8 tenuto conto:<\/p>\n\n\n\n Considerato che solitamente non \u00e8 ben accettata l\u2019esecuzione di pi\u00f9 di due iniezioni (due intramuscolari o una intramuscolare e una sottocutanea) nella stessa seduta e che in realt\u00e0 \u00e8 possibile co-somministrare qualsiasi vaccino, a meno che non sia esplicitamente controindicato in scheda tecnica, si \u00e8 tenuto conto della necessit\u00e0 di non sovraccaricare di troppi appuntamenti i servizi vaccinali, i Pediatri di Libera Scelta e i Medici di medicina generale, tenendo anche presente che maggiore \u00e8 il numero delle sedute vaccinali, minore \u00e8 l\u2019adesione alle vaccinazioni da parte della famiglia.<\/p>\n\n\n\n Per la predisposizione di questo RFC, \u00e8 stato creato un Gruppo di lavoro, formato da componenti di Regione Toscana e delle Aziende Sanitarie, che ha definito gli standard tecnologici e il modello organizzativo di riferimento per la costituzione di un sistema informativo sulle vaccinazioni.<\/p>\n\n\n\n I contenuti oggetto di scambio hanno una natura sanitaria e indicano il tipo di vaccinazione effettuata e il farmaco (vaccino) erogato.<\/p>\n\n\n\n I soggetti proprietari del dominio dei dati sono le aziende sanitarie erogatrici delle prestazioni di vaccinazione.<\/p>\n\n\n\n I soggetti interessati a recepire tali infornazioni sono la Regione Toscana e, attraverso il proprio FSE, il cittadino. In particolare, i dati relativi alle vaccinazioni, trasmessi dalle aziende sanitarie, sono utilizzati dalla Regione Toscana per finalit\u00e0 di programmazione, controllo e valutazione dell\u2019assistenza sanitaria. Per quest\u2019ultima finalit\u00e0 il trattamento dei dati viene effettuato dalla Regione nei limiti e con le garanzie previste dalla scheda 12 del Regolamento per il trattamento dei dati sensibili e giudiziari, di cui al DPRG 18\/R del 16 maggio 2006.<\/p>\n\n\n\n Titolare del trattamento dei dati \u00e8 la Regione Toscana \u2013 Giunta regionale; responsabili del trattamento dei dati sono: il dirigente del Settore Sistema Statistico Regionale, per la finalit\u00e0 statistica, e i dirigenti delle competenti strutture della DG Diritto alla salute e politiche di solidariet\u00e0, per le finalit\u00e0 di programmazione, controllo e valutazione dell\u2019assistenza sanitaria.<\/p>\n\n\n\n Inoltre, i dati relativi alle vaccinazioni convergono nei FSE di tutti i cittadini toscani che lo hanno attivato.<\/p>\n\n\n\n \u00c9 cura delle Aziende Sanitarie organizzare un sistema per la gestione informatizzata delle vaccinazioni.<\/p>\n\n\n\n L’oggetto della comunicazione riguarda tutti i soggetti residenti Toscani, ed anche i non residenti in Regione Toscana che richiedono una vaccinazione presso una struttura sanitaria di Regione Toscana.<\/p>\n\n\n\n Nell’ambito del progetto ‘Carta Sanitaria Elettronica’, approvato con DGR n. 125 del 23 febbraio 2009 \u201cPSR 2008\/2010 \u2013 punto 4.1.2 \u2013 approvazione progetto Carta Sanitaria Elettronica\u201d , la presente RFC ha come oggetto il percorso relativo alle vaccinazioni al fine di integrare le informazioni pi\u00f9 significative inerenti le vaccinazioni nel Fascicolo Sanitario Elettronico personale (FSE).<\/p>\n\n\n\n <\/p>\n\n\n\n <\/p>\n\n\n\n Attori : Aziende Sanitarie e ESTAV<\/p>\n\n\n\n Nel presente scenario \u00e8 finalizzata alla descrizione del processo organizzativo e dello scambio di informazioni per la definizione del sistema informativo regionale dei trasporti sanitari, o, pi\u00f9 correttamente, dei servizi di trasporto di emergenza-urgenza di cui all\u2019articolo 76 quater, comma 1, della Legge regionale 40\/2005 come ulteriormente specificati dall\u2019articolo 2 del decreto del Presidente della Giunta regionale n. 1\/R del 4 gennaio 2012.<\/p>\n\n\n\n In pratica si tratta dei trasporti che vengono effettuati a seguito di una prescrizione medica perch\u00e8 l’assistito ha necessit\u00e0 di spostamento per motivi clinico-sanitari ed \u00e8 impossibilitato a farlo autonomamente sempre per motivi clinico-sanitari. Non appartengono quindi a questa fattispecie i trasporti attivati in condizioni di emergenza, ossia le chiamate al 118, n\u00e9 i trasporti effettuati dai servizi sociali.<\/p>\n\n\n\n L’attivit\u00e0 di trasporto viene effettuata dalle Associazioni di Volontariato (AA.VV.) iscritte nell\u2019elenco di cui all\u2019articolo 76 quinquies della L.R. 40\/2005 e dai comitati della Croce Rossa Italiana (CRI), che hanno allo scopo convenzione con l’Azienda sanitaria USL di riferimento.<\/p>\n\n\n\n A questo proposito, l’art. 9 (Criteri di formazione del budget) del Regolamento stabilisce tra l\u2019altro che la Giunta regionale definisce il fabbisogno economico per l\u2019attivit\u00e0 di trasporto sanitario e la sua ripartizione tra le aziende sanitarie, e che i soggetti del sistema (Aziende unit\u00e0 sanitarie locali, comitati della CRI e AA.VV. iscritte nell\u2019elenco di cui all\u2019articolo 76 quinquies della L.R. 40\/2005) provvedono ad alimentare un apposito flusso informativo tale da garantire alle Aziende sanitarie la tenuta di un sistema di contabilit\u00e0 analitica e di controllo di gestione al fine di monitorare costantemente il livello di attuazione del budget e valutare l\u2019esigenza di azioni correttive.<\/p>\n\n\n\n La Legge regionale 40\/2005 definisce inoltre (art. 76 septies e octies) la Conferenza regionale permanenete, con compiti di indirizzo, coordinamento e verifica del sistema di emergenza urgenza territoriale e, presso ciascuna Azienda USL, il Comitato di coordinamento, che ha il compito di garantire l’integrazione dei soggetti all\u2019interno del sistema e definire, tra l’altro, i criteri di assegnazione del budget alle AA.VV..<\/p>\n\n\n\n Lo scopo di questo scenario \u00e8 quindi di definire:<\/p>\n\n\n\n Lo scambio informativo ha perci\u00f2 l’obbiettivo di ricostruire il processo organizzativo al fine di definire un sistema informativo che risponda, da una parte, ai fini dell\u2019attivit\u00e0 regionale di indirizzo, programmazione, monitoraggio e governo del sistema e, dall’altra, fornisca un supporto alle Aziende USL per la tenuta di un sistema di contabilit\u00e0 analitica e di controllo di gestione al fine di monitorare costantemente il livello di attuazione del budget e valutare l\u2019esigenza di azioni correttive.<\/p>\n\n\n\n Vengono presentati i casi d’uso, gli attori e le interazioni che caratterizzano un episodio di assistenza di un soggetto che si avvale di un trasporto sanitario.<\/p>\n\n\n\n La DGR 497\/2013 ha individuato le caratteristiche essenziali del processo organizzativo per la costituzione del sistema informativo. In primo luogo, ogni trasporto sanitario, ad eccezione di quelli in emergenza, deve originare da una prescrizione medica da effettuarsi su ricettario SSN, fatta eccezione per le richieste effettuate dai medici in servizio presso le strutture private convenzionate, per le quali \u00e8 ammessa la prescrizione su altro ricettario, ferma restando l\u2019obbligatoriet\u00e0 del codice fiscale del medico prescrittore ai fini della corretta attribuzione della prescrizione.<\/p>\n\n\n\n Inoltre, i momenti essenziali del processo, cui corrispondono altrettanti casi d’uso, sono stati cos\u00ec definiti:<\/p>\n\n\n\n cui si aggunge il caso d’uso che descrive la conclusione della richiesta, ossia la sua presa in carico o annullamento:<\/p>\n\n\n\n Le informazioni di Richiesta, Erogazione e Conclusione dovranno essere alternativamente trasmesse dalla rete territoriale di raccolta della domanda ed erogazione del servizio di trasporto, e cio\u00e8 da ogni A.V. e comitato della CRI e saranno sottoscritte dal sistema informativo regionale.<\/p>\n\n\n\n Ciascuna A.V. e ciascun comitato della CRI potr\u00e0, in virt\u00f9 delle proprie scelte organizzative, inviare autonomamente le informazioni, oppure inviarle auspicabilmente per il tramite di Centrali di coordinamento in modo da realizzare una semplificazione sia tecnologica che organizzativa.<\/p>\n\n\n\n Le informazioni di Validazione dovranno essere trasmesse dalle Aziende sanitarie e saranno sottoscritte dal sistema informativo regionale.<\/p>\n\n\n\n Inoltre, per agevolare il processo di verifica da parte delle Aziende sanitarie, il sistema informativo regionale definisce un servizio (ServizioTrasportoSanitario) che restituisce alle Aziende sanitarie le informazioni ricevute applicando inoltre un insieme minimo di requisiti comuni di validit\u00e0, da definirsi da parte della Conferenza regionale permanente, in modo che la Aziende abbiano a disposizione tutti i contenuti informativi di loro interesse e possano validarli rispetto ai requisiti individuati in sede di Comitato di coordinamento ed utilizzarli per la fase di rendicontazione economica e di contabilit\u00e0 analitica.<\/p>\n\n\n\n Il seguente caso d’uso completa quindi il precedente elenco:<\/p>\n\n\n\n Rimane invece escluso dalla presente analisi il colloquio a fini amministrativi tra le Aziende sanitarie e le AA.VV. e comitati della CRI per le finalit\u00e0 di fatturazione e liquidazione dei trasporti effettuati e validati.<\/p>\n\n\n\n Gli eventi che conseguentemente caratterizzano la rilevazione sono:<\/p>\n\n\n\n a cui si aggiungono gli eventi di cancellazione per cancellare eventi erroneamente inviati, separati per ciascuno degli attori che producono le informazioni:<\/p>\n\n\n\n L’invio delle informazione avviene attraverso messaggi XML e con l’utilizzo di servizi erogati da Regione Toscana ed esposti ai soggetti interessati dall’infrastruttura di cooperazione applicativa CART. Il dettaglio sulla modalit\u00e0 di interfacciamento con l’infrastruttura \u00e8 descritto nei paragrafi successivi. Nelle sezioni successive sono descritti in dettaglio i casi d’uso e il formato dei messaggi XML utilizzando la notazione XML Schema.<\/p>\n\n\n\n Ogni evento \u00e8 caratterizzato da un set di informazioni che lo individua univocamente e ne costituisce la chiave applicativa. Sia nel caso di A.V.\/comitato CRI che sottoscrive autonomamente i servizi erogati da Regione Toscana che nel caso invece di una Centrale di coordinamento che sottoscrive i servizi erogati da Regione Toscana in nome e per conto dei soggetti che vi aderiscono, la chiave conterr\u00e0 il codice della A.V.\/comitato CRI che ha ricevuto materialmente la richiesta o ne \u00e8 stata assegnataria.<\/p>\n\n\n\n Nella figura sottostante si illustra l’architettura delle varie componenti e la varie interazioni tra le stesse.<\/p>\n\n\n\nSistema Informativo delle Vaccinazioni (SIV)<\/h3>\n\n\n\n
Nella predisposizione del calendario si \u00e8 tenuto conto di molti aspetti, derivanti dall\u2019evoluzione della cultura vaccinologica internazionale, dalla situazione epidemiologica regionale e nazionale, nonch\u00e9 della realt\u00e0 organizzativa regionale della Sanit\u00e0 pubblica, dei Pediatri di Famiglia (PdF) e dei Medici di Medicina Generale (MMG), che hanno particolarmente influito sulla comunicazione e sull\u2019offerta delle vaccinazioni.<\/p>\n\n\n\nSistema Informativo Trasporti Sanitari<\/h3>\n\n\n\n